Meditazione trascendentale: guida pratica per iniziare

Donna sul letto seduta e a gambe incrociate svolge meditazione trascendentale

Che cos’è la meditazione trascendentale?

Tutti sappiamo a cosa si fa riferimento quando parliamo di “meditazione”, ovvero la capacità di focalizzare l’attenzione su sé stessi in un’esperienza che fa nascere emozioni, percezioni e sensazioni inesplorate. Non tutti però conoscono il significato di meditazione trascendentale. Anche in questo caso, può essere utile ripartire dall’aspetto semantico. Secondo la Treccani, per “trascendentale” si intende – nell’accezione filosofica, quella che in questo caso ci interessa – “esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà; andare al di là, superare, sorpassare un certo ambito o limite della conoscenza o della realtà”.

Possiamo intendere dunque la meditazione trascendentale come una tecnica meditativa che ha come obiettivo quello di sviluppare le potenzialità umane fino a quel momento inesplorate. Trascendere meditando, dunque, significa andare oltre – durante la pratica – la vita quotidiana, i limiti e lo stress che si impone a noi stessi, conoscendo a fondo il nostro io tramite uno stato di estremo rilassamento e riposo.

Come funziona la meditazione trascendentale e come si fa a praticarla?

Nel momento in cui ci si chiede come funziona la meditazione trascendentale, è utile sapere che bisogna partire da alcune azioni molto semplici e che possono essere messe in atto facilmente. Si parte dalla posizione seduta, si tiene la schiena eretta, si mantengono gli occhi chiusi e poi si passa alla caratteristica distintiva di questa tecnica di meditazione, ovvero la recitazione di un mantra.

Di fatto, questo specifico suono viene ripetuto due volte al giorno per alcuni minuti ed è questo che viene ritenuto in grado di portare la mente a uno stato di rilassamento generale e di evasione dalla realtà fisica, allontanando i pensieri, arrivando all’obiettivo. Quello di cui d’altronde parlava già l’inventore di questa disciplina, ovvero Maharishi, sin dal 1958, secondo il quale così facendo si possono contrastare i campi elettromagnetici dei propri pensieri, aiutando così la mente ad armonizzarsi sia con sé stessa che con l’esterno.

Come iniziare a svolgere questa tecnica

Fino a questo momento, avrai già avuto modo di capire che la meditazione trascendentale può essere di fatto praticata da chiunque, perché non richiede dispendio fisico e neppure di tempo. E non ci sono neppure particolari conoscenze di base e predisposizioni fisiche di cui essere dotati, se non la conoscenza del mantra da recitare. Il metodo è molto semplice e naturale e non richiede più di 20 minuti al giorno, per cui può essere svolto in un lasso di tempo molto breve che possiamo sicuramente ritagliarci all’interno della nostra giornata.

Basterà dunque seguire le posizioni previste e predisporci con la mente al rilassamento, soprattutto se riusciamo a comprendere l’importanza di questa tecnica all’interno della nostra giornata. Un aspetto fondamentale è infatti rappresentato dalla costanza, perché gli effetti positivi sulla nostra mente e la nostra consapevolezza si vedono di giorno in giorno, continuando a praticarla e credendo nel miglioramento della nostra qualità di vita.

Meditazione trascendentale, benefici

Al giorno d’oggi la meditazione trascendentale è oggetto di numerosissimi studi, anche realizzati da riviste scientifiche. Secondo i risultati delle ricerche, sono stati provati numerosi benefici sulla qualità di vita di chi pratica la meditazione trascendentale. Gli effetti positivi possono essere riscontrabili sia nel rapporto con noi stessi, raggiungendo un forte benessere interiore e aumentando autostima e consapevolezza, sia nella vita di tutti i giorni e nel modo in cui ci rapportiamo con gli altri.

Questa tecnica di meditazione, infatti, consente fra le altre cose di ridurre i livelli di ansia o di eventuale depressione, ma anche di sviluppare una maggiore resistenza allo stress che sempre di più contraddistingue la società contemporanea, che si tratti di studio, lavoro, situazioni personali o familiari. Inoltre, ha l’effetto di sviluppare al massimo le nostre potenzialità cognitive, eliminando pensieri superflui e confusionari, in modo da apprezzare meglio la vita.

Infine, ci sono anche dei benefici fisici a tutti gli effetti. Sembra che la meditazione trascendentale sia utile anche nelle persone asmatiche, riducendo le crisi, ma riesce anche ad attenuare il mal di testa, quest’ultimo causato spesso da fattori stressanti.

Differenza fra meditazione e meditazione trascendentale

Come ti dicevo all’inizio, la meditazione trascendentale è una tipologia della tecnica più ampia della meditazione, in generale. E ci sono anche molti aspetti in comune, come la ricerca della serenità e l’allontanamento dei pensieri, oltre ad alcune posizioni che vengono attuate in entrambe le pratiche. Sebbene in molti credono però che si tratti della stessa cosa, ci sono delle differenze fra le tecniche di meditazione.

Secondo uno studio realizzato dalla rivista Consciusness and Cognition, esistono tre categorie di meditazione: la meditazione trascendentale, il monitoraggio aperto (come lo yoga) e la concentrazione o focalizzazione (zen). Rispetto agli altri tipi, la meditazione trascendentale si differenzia per il fatto di essere eseguita senza sforzi mentali, mentre le altre due richiedono sforzo moderato (yoga) e forte sforzo (zen).

Inoltre, secondo quanto si evince dalla descrizione dell’onda cerebrale, mira di più alla rilassatezza, alla felicità e alla concentrazione piuttosto che essere rivolta alla risoluzione dei problemi, come nello yoga.

Conclusioni

La meditazione trascendentale è quindi una tecnica di meditazione a sé stante, sebbene per alcuni aspetti converga con gli altri tipi. Mira a distogliere la mente dai pensieri quotidiani e a trascendere, appunto, dalla caoticità quotidiana raggiungendo una miglior consapevolezza di sé stessi. Questa aiuterà nel rapporto con il proprio io, perché lo si conoscerà meglio, oltre a facilitare i rapporti sociali migliorandone la qualità.

Il grande vantaggio di questa tecnica è che non richiede dispendio fisico e neppure impegno per trovare il tempo di praticarla, visto che richiede circa 20 minuti al giorno. L’unica cosa fondamentale è la costanza, insieme alla recitazione del mantra.

Autore:
Simone De Stefanis

Appassionato di scrittura creativa, da oltre sei anni mi dedico principalmente al mondo dello sport, con un focus particolare sul calcio. Come redattore, mi impegno a individuare gli spunti più interessanti nella frenetica quotidianità calcistica, offrendo approfondimenti e analisi dettagliate.

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