Dove vedere Inter-Napoli, diretta tv del big match

Stadio San Siro in cui gioca l'Inter, squadra di Hakan Calhanoglu

Prima della terza sosta per le nazionali, quella di novembre, la Serie A ci regala una sfida da sogno valida per la dodicesima giornata di campionato: Inter-Napoli. Si tratta sicuramente della partita più importante fino a questo momento del torneo, visto che si sfidano la prima e la seconda in classifica, rispettivamente a 25 e 24 punti.

Si tratta a tutti gli effetti del primo, vero scontro scudetto della stagione, sebbene nerazzurri e partenopei non possano essere le uniche accreditate alla vittoria del tricolore. A soli due punti di distanza dall’Inter, infatti, troviamo il trittico composto da Atalanta, Fiorentina e Lazio, poi subito dietro ci sono la Juventus e il Milan reduce dalla strepitosa vittoria del Bernabeu contro il Real Madrid e con una partita da recuperare (quella di Bologna).

Se ti stai chiedendo dove vedere Inter-Napoli, la super sfida di San Siro sarà visibile su Dazn, con il prepartita dalle 19:45 e il calcio d’inizio del posticipo fissato per le ore 20:45.

Come arriva l’Inter di Simone Inzaghi

L’Inter di Simone Inzaghi arriva all’incrocio con il Napoli forte di cinque vittorie nelle ultime sei partite di Serie A. Di fatto, dopo il derby perso malamente contro il Milan a settembre, solo risultati utili per i campioni d’Italia in carica che hanno mancato il successo solo contro la Juventus, subendo una rocambolesca rimonta che ha fissato il punteggio sul 4-4.

I nerazzurri hanno comunque evidenziato alcuni difetti in questo primo scorcio di stagione. Primo fra tutti, la fase difensiva che preoccupa non poco Simone Inzaghi: sono ben 13 i gol incassati in 11 partite, anche se nelle ultime quattro Sommer ha totalizzato tre clean sheet contro Roma, Empoli e Venezia. La produzione offensiva è invece quella consueta: l’Inter crea tantissime occasioni pericolose e non a caso è il secondo miglior attacco del campionato con ben 25 gol realizzati, dietro solo all’Atalanta (29). Anche qui, però, c’è margine per crescere, come ha sottolineato l’allenatore. I nerazzurri segnano poco in rapporto a quanto creano e spesso non riescono a chiudere le partite, esponendosi a rischi nei finali di gara, come successo contro il Venezia col brivido del gol annullato a Sverko.

Come arriva il Napoli di Antonio Conte

Dopo il clamoroso capitombolo all’esordio rimediato a Verona contro l’Hellas (3-0), il Napoli di Antonio Conte si è rialzato alla grande ed ha assorbito rapidamente l’identità e i principi di gioco trasmessi dal suo allenatore. Certo, il calendario non è stato proibitivo (almeno fino a un paio di giornate fa), ma i partenopei danno già la sensazione di essere una squadra molto solida. Il calciomercato si sta rivelando azzeccato, con Alessandro Buongiorno a dominare la difesa, Scott McTominay impattante a centrocampo e Romelu Lukaku a fare da riferimento offensivo, oltre che da goleador come nella sfida contro il Milan.

Già, proprio con la sfida di San Siro il Napoli sembrava aver lanciato una dichiarazione d’intenti all’intero campionato, spingendo diversi addetti ai lavori a reputare i partenopei come favoriti per lo scudetto. E invece, dopo il successo firmato Lukaku e Kvaratskhelia contro la squadra di Fonseca, il Napoli è stato riportato sulla terra da un’Atalanta letteralmente straripante al Maradona, domenica 3 novembre all’ora di pranzo. I bergamaschi si sono imposti per 3-0, portandosi a -2 dalla vetta occupata proprio dal Napoli e consentendo anche alla stessa Inter di avvicinarsi a un solo punto dai rivali. La fotografia della partita? Il dominio del difensore orobico Hien nel duello con Lukaku. E a proposito di Lukaku, non si può non aprire anche il file a lui dedicato in vista della gara di Milano.

Napoli, Conte e Lukaku da ex contro l’Inter

Inter-Napoli è un condensato di storie, ritorni e coincidenze. Per la seconda volta Lukaku ritornerà nel Meazza nerazzurro da avversario, dopo il grande “tradimento” dell’estate 2023, quando si rifiutò di tornare nella squadra di Simone Inzaghi che voleva prenderlo a titolo definitivo dal Chelsea. Poi approdò alla Roma a fine agosto e a ottobre fu l’ora dello scontro fra nerazzurri e giallorossi a San Siro. I tifosi dell’Inter si munirono di fischietti per “accompagnare” ogni tocco di palla del belga, che fu letteralmente annullato da Acerbi e simbolicamente sovrastato da Marcus Thuram, suo erede e match-winner della gara (1-0). Ebbene, il “bentornato” di San Siro per Lukaku non dovrebbe discostarsi troppo dal più recente.

Sarà la prima volta, invece, che Antonio Conte sfiderà la sua ex squadra dopo l’addio dell’estate 2021, a seguito di due stagioni culminate con la vittoria di uno scudetto che all’Inter mancava da 11 anni. Quel tricolore fu vinto anche grazie al sorpasso operato a febbraio sul Milan, nel giorno di San Valentino: l’Inter sconfisse la Lazio a San Siro per 3-1 e si piazzò in testa alla classifica, per non mollarla più. I biancocelesti erano guidati proprio da quel Simone Inzaghi che adesso è dall’altra parte e spera che la parola “sorpasso” riecheggi forte e chiara dopo la partita.

Autore:
Simone De Stefanis

Appassionato di scrittura creativa, da oltre sei anni mi dedico principalmente al mondo dello sport, con un focus particolare sul calcio. Come redattore, mi impegno a individuare gli spunti più interessanti nella frenetica quotidianità calcistica, offrendo approfondimenti e analisi dettagliate.

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