Cosa fare per la cistite: come curarla adeguatamente

Donna si tocca il basso addome e l'area pelvica, sintomo di cistite

Che cos’è la cistite: come riconoscerla

Fra i disturbi più fastidiosi che esistano, c’è sicuramente da annoverare la cistite. Sicuramente saprete già di cosa si tratta, perché ne avete sentito parlare o perché vi è stata già diagnosticata. Ma che cos’è esattamente questa patologia? Si tratta di un’infiammazione della vescica che può essere acuta o cronica (fra poco ci soffermeremo sulla differenza, perché dalla tipologia dipende anche il modo in cui curare il problema).

Più comune nelle donne ma capace di colpire anche gli uomini, la cistite può essere causata da infezioni batteriche, prodotti irritanti utilizzati per l’igiene intima, oppure condizioni soggettive quali lo stress prolungato. Riconoscere la cistite non è facilissimo perché potrebbe essere confusa con altre problematiche (per esempio, nell’uomo si può essere di fronte a una prostatite). Solitamente, però, i sintomi tipici sono una sensazione di bruciore durante la minzione e uno stimolo continuo e urgente ad urinare, se non fosse che l’urina viene emessa in piccole quantità. A ciò si aggiunge anche un bruciore dell’area interessata e in generale della zona pelvica.

Cosa fare per la cistite: rimedi generali

In generale, ci sono dei comportamenti da mettere in pratica che però dipendono dalla causa scatenante della cistite. La prima cosa che di solito viene chiesta è l’esecuzione di esami diagnostici quali l’urinocoltura, in modo da poter verificare l’eventuale presenza di infezioni batteriche, fra le quali la più diffusa è sicuramente l’Escherichia Coli che popola l’ultimo tratto di intestino. Se la positività venisse accertata, allora bisognerà optare per la terapia antibiotica e ripetere gli esami in modo da verificare la negativizzazione.

Come detto, però, le infezioni batteriche non sono l’unica causa e quindi spetterà al professionista sanitario che ti sta seguendo individuare gli altri possibili fattori scatenanti e quindi agire sugli stessi. Una distinzione molto importante che verrà fatta è sicuramente, come dicevamo, quella fra cistite acuta e cronica.

Cosa fare per la cistite acuta e cronica

Cistite acuta: come alleviare i sintomi

Molto spesso, in caso di infezioni batteriche si andrà incontro all’insorgere di una sintomatologia importante e debilitante che prende il nome proprio di cistite acuta. Come dicevamo, in questa fase si può andare incontro anche a un forte bruciore ad urinare e a una continua necessità di svuotare la vescica, anche durante la notte e anche nei periodi immediatamente successivi alla precedente minzione. La sensazione è quella di dover urinare in maniera impellente, ma è frequente (e normale, in questa fase) che escano fuori soltanto poche gocce.

La buona notizia è che questa fase è transitoria e tende a regredire in presenza della terapia antibiotica, quando si è in presenza di un’infezione batterica. In altri casi, l’infezione può essere anche fungina e si opterà per un antimicotico. In generale, oltre al rispetto dei tempi e modalità di somministrazione della terapia farmacologica, è importante evitare alimenti irritanti quali il peperoncino o gli alcolici, oltre a bere tanta acqua.

Cistite cronica: rimedi naturali

Serve innanzitutto stabilire dei parametri per poter parlare di cistite cronica, operazione che spetta allo specialista. Solitamente, si tende a parlare di disturbo ricorrente in questo ambito quando l’episodio si manifesta per almeno tre volte nell’arco di un anno. Fra i sintomi ad essa connessi può esserci anche il dolore pelvico cronico, che è in disturbo che riguarda tutte le innervazioni di quella zona e – nelle donne – della mucosa vaginale.

Molte volte, in questi casi, bisogna ricorrere ad antinfiammatori, specialmente se non vi è presenza di infezione batterica. Possono rivelarsi utili anche gli integratori e i rimedi naturali quali il mirtillo rosso, il D-mannosio, l’ononide e l’uva ursina, poiché hanno proprietà che contribuiscono a rilassare la zona coinvolta e ad alleviare i sintomi in maniera naturale.

Un altro consiglio importante che può sembrare banale è quello di non concentrarsi sul problema, ma soprattutto di evitare lo stress che ne deriva e la depressione che può insorgere. Bisogna individuare la causa del problema ed essere convinti che prima o poi se ne uscirà fuori, armandosi di pazienza e buona volontà.

Cosa fare per prevenire la cistite

Per quei soggetti che sono maggiormente predisposti ad episodi di cistite, esistono alcune linee guida sui comportamenti generali da tenere per prevenire il disturbo. Fra questi rientra sicuramente la buona abitudine di non trattenere l’urina perché potrebbe questo comportamento potrebbe infiammare l’intero apparato, ma un ruolo decisivo è svolto anche dall’idratazione. Bisognerebbe bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno (spalmati fra acqua, camomilla o tisane) in modo da purificare le vie urinarie e mantenersi idratati.

Inoltre, in merito all’alimentazione, consigliato mangiare tanta frutta e verdura perché anche queste hanno proprietà diuretiche, oltre ad evitare cibi speziati ed alcolici. Inoltre, soprattutto le donne dovrebbero utilizzare un sapone neutro e indossare tessuti naturali che non irritano la zona coinvolta. Per quanto riguarda la vita sessuale, è raccomandata la protezione dei rapporti in modo da evitare l’insorgere di infezioni.

Un disturbo ancora poco conosciuto: che cos’è la cistite interstiziale?

La cistite interstiziale si differenzia dalla cistite classica poiché spesso non è oggettivamente riscontrabile un’infiammazione o infezione della vescica, sebbene siano presenti i disturbi tipici del disturbo. Sembra che alla base del disturbo ci sia il deterioramento di alcune funzioni vescicali e delle innervazioni che riguardano l’apparato urinario, coinvolgendo le intere pareti pelviche. Negli uomini, inoltre, può verificarsi la presenza di dolore ai testicoli, al perineo o al pube, confondendola con una prostatite.

Fare una diagnosi non è facile e di conseguenza bisogna individuare con cura il trattamento. Oltre agli accertamenti strumentali per escludere cause organiche, può essere molto utile – come dicevamo prima – il ricorso ad integratori anche per un periodo prolungato in modo da combattere la cronicità del problema in maniera graduale. Inoltre, vengono consigliate anche tecniche di rilassamento della muscolatura pelvica attraverso esercizi, terapie e massaggi specifici.

 

Autore:
Simone De Stefanis

Appassionato di scrittura creativa, da oltre sei anni mi dedico principalmente al mondo dello sport, con un focus particolare sul calcio. Come redattore, mi impegno a individuare gli spunti più interessanti nella frenetica quotidianità calcistica, offrendo approfondimenti e analisi dettagliate.

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