Iscrizione Camera di Commercio: guida passo passo per le imprese

Camera di Commercio di Mantova

Che cos’è e a cosa serve la Camera di Commercio

Almeno una volta nella vita avrai sicuramente sentito parlare della Camera di Commercio. Probabilmente sai già di cosa si tratta e il tuo obiettivo è semplicemente capire cosa deve fare un’impresa per iscriversi, oppure sei interessato a saperne di più sull’argomento per capire se la cosa sia obbligatoria, opzionale oppure utile. Per questo, può essere utile una breve infarinatura su che cos’è la Camera di Commercio e a cosa serve.

Innanzitutto, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Cultura (CCIAA) è considerata nell’ordinamento italiano come un ente pubblico dotato di autonomia funzionale, che deve svolgere “funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito delle economie locali”. Si tratta quindi di un organismo su base territoriale nel quale confluiscono diverse imprese e ogni camera si pone l’obiettivo di perseguire lo sviluppo delle imprese locali, offrendo supporto, consulenza e promozione delle aziende esistenti in modo da farle crescere o per incentivare la creazione di nuove.

Iscrizione camera di commercio per le imprese: perché è obbligatorio

In Italia è previsto che, nel momento in cui viene aperta una nuova attività, un passo obbligatorio è proprio quello dell’iscrizione alla Camera di Commercio. Non si tratta, quindi, di un passaggio opzionale. Questo perché l’ente è responsabile della tenuta del Registro delle Imprese, la quale contiene tutti i dati sulle imprese operanti in Italia. È per questo che l’iscrizione alla CCIAA è obbligatoria nel nostro Paese, almeno per determinate categorie.

Fra questi rientrano le società di capitali o di persona, le cooperative, le ditte individuali che svolgano attività commerciale, industriale, artigianale o agricola; le associazioni politiche, sindacali e religiose; le organizzazioni di volontariato; le associazioni non riconosciute. Per quanto riguarda i liberi professionisti come i lavoratori autonomi, i freelance, gli ingegneri o i medici che aprono partita IVA, questi non sono obbligati all’iscrizione ma possono comunque richiederla per accedere a una serie di vantaggi, dei quali ti parlerò fra poco. Per quanto riguarda le imprese, invece, è un passaggio obbligatorio per conferire valore legale e commerciale all’attività di riferimento, visto che è un passaggio propedeutico all’iscrizione all’anagrafe nazionale delle imprese, istituito per legge dal 1993.

Iscrizione camera di commercio, cosa fare: la procedura online

Il legame fra iscrizione alla camera di commercio e iscrizione al registro delle imprese si ripropone anche per quanto riguarda la procedura da seguire per le aziende. Oggi è possibile iscriversi online con una procedura telematica, visto che non è più possibile presentare la richiesta fisicamente, ovvero recandosi presso una sede fisica della Camera di Commercio. L’iscrizione avviene attraverso il servizio ComUnica ed è necessario dotarsi di una firma digitale e di una PEC, ovvero la posta elettronica certificata.

La procedura è molto semplice e consiste nell’accesso al servizio ComUnica, nella scelta del modello di domanda, nella compilazione della stessa, nel versamento dei diritti di segreteria e della tassa di concessione governativa e, infine, nell’invio della domanda. Per poter inoltrarla correttamente, è necessario essere in possesso di alcuni documenti: la copia del documento d’identità di titolare e soci (solo per le imprese individuali); la copia del certificato di attivazione della PEC; la copia del certificato di firma digitale; l’atto costitutivo e lo statuto (solo per le società); la copia del certificato di Partita IVA; la certificazione sui requisiti morali dei soci; discrezionalmente, le copie dei titoli di studio.

Camera di commercio, tempistiche e costi

Per quanto riguarda le tempistiche, l’iscrizione deve essere effettuata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, ma solitamente è qualcosa che viene attuato subito, insieme all’apertura della partita IVA della società in questione. Altri 30 giorni massimi di tempo sono poi necessari affinché la Camera di Commercio notifichi l’avvenuta iscrizione. Sui costi, invece, l’importo della tassa di concessione governativa è pari a circa 168 euro, cui bisogna aggiungere 30 euro per i diritti di segreteria e 16 euro per l’imposta di bollo.

A questo bisogna aggiungere il cosiddetto diritto annuale, importo calcolato autonomamente dall’impresa (autoliquidato) e che bisogna versare annualmente alla Camera di Commercio, entro il 30 giugno di ogni anno. Questo ha però importo variabile, in quanto dipende dalla forma giuridica, dell’attività svolta dall’impresa e dal suo fatturato. Da sottolineare che le start-up innovative godono – secondo la legge n. 221/2012, dell’esenzione da questa imposta annuale.

Come funziona il certificato di iscrizione camerale

Una volta che la richiesta alla Camera di Commercio di competenza provinciale è stata inoltrata, verrà inoltrato all’indirizzo di posta elettronica certificato il numero di iscrizione. Dopodiché, sarà possibile richiedere il certificato di iscrizione camerale che ha valore ufficiale, poiché attesta l’iscrizione di un’impresa al Registro delle Imprese. Si tratta di un documento che contiene tutte le informazioni dell’impresa, quali la ragione sociale, la sede legale, gli amministratori e la partita IVA. Questo può essere richiesto, sempre online, tramite il sito web della Camera di Commercio competente.

Il certificato di iscrizione camerale ha un’utilità tangibile, visto che consente di accedere a diverse agevolazioni quali la richiesta di finanziamenti pubblici, l’accesso ai prestiti, la possibilità di partecipare a gare d’appalto, la richiesta di una licenza o di un’autorizzazione. Questo certificato ha validità di sei mesi.

Iscrizione camera di commercio, i vantaggi

Abbiamo specificato, dunque, come l’iscrizione alla Camera di Commercio non sia una possibilità, ma un obbligo per le imprese vista la correlazione legale con il Registro delle Imprese. Tuttavia, tale iscrizione permette alle imprese di godere di numerosi vantaggi. Questo ente, infatti, fornisce numerosi servizi utili alle imprese quali l’accesso al credito, ma anche la promozione di eventi organizzati proprio per promuovere i propri prodotti. La Camera di Commercio, inoltre, organizza numerose occasioni dedicate alla difesa e alla tutela dei diritti commerciali e societari delle aziende.

Bisogna sottolineare, infatti, il valore quasi “sindacale” della CCIA, che è il primo e vero interlocutore con il quale le imprese possono interfacciarsi nel momento in cui vogliono difendere i propri diritti o promuovere idee. La Camera di Commercio, infatti, è un mediatore con il Governo e assiste le aziende tramite supporto e consulenza di professionisti.

Autore:
Simone De Stefanis

Appassionato di scrittura creativa, da oltre sei anni mi dedico principalmente al mondo dello sport, con un focus particolare sul calcio. Come redattore, mi impegno a individuare gli spunti più interessanti nella frenetica quotidianità calcistica, offrendo approfondimenti e analisi dettagliate.

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