Come in ogni lavoro, l’attività di aggiornamento e formazione costante è uno degli ingredienti fondamentali per eccellere e adattarsi alle esigenze mutevoli presentate dal mercato di riferimento e – più in generale – della società contemporanea in continua evoluzione. Un caso specifico riguarda quello dei geometri, per i quali l’apprendimento di nuove competenze e dei mutamenti che si verificano nell’ambito risultano fondamentali. In questo spazio, quindi, parleremo della formazione continua geometri e di quanto questa sia non solo utile e propedeutica al successo nella propria professione, ma anche del modo in cui si applicano le normative vigenti in questo senso.
In generale, occorre sapere che la continua attività di formazione ha degli effetti concreti che si traducono in conoscenza dei nuovi contesti di mercato e anche in un grado di specializzazione più specifico: fattori fondamentali nella scelta dei clienti per i liberi professionisti, ma anche dei datori di lavoro per potenziali dipendenti.
Perché la formazione continua geometri è importante
Il geometra deve quindi svolgere un’attività di aggiornamento costante, sia per non andare in “crisi” nei momenti di cambiamenti nel settore, che per una miglior preparazione tecnica. La formazione continua geometri, dunque, può essere considerata un’enorme opportunità di crescita professionale, più che un obbligo cui attenersi (aspetto del quale ti parlerò fra poco).
Basti pensare che i corsi di formazione pensati e attuati per i geometri riguardano quattro principali aree di formazione, eterogenee fra loro ma complementari al fine di svolgere la professione in maniera efficiente. La prima è quella sulla normativa e consiste in un aggiornamento sulle leggi che hanno effetti sulla professione (urbanistica, edilizia, sicurezza sul lavoro); la seconda è rivolta alla sostenibilità e quindi alle pratiche edilizie sostenibili con materiali che non provochino danni ambientali; la terza è relativa a gestione e comunicazione, quindi sia la gestione di progetti che l’abilità di relazionarsi tanto con i colleghi quanto con i clienti. La quarta ha a che fare con la tecnologia.
Un esempio: che cos’è il Building Information Modeling
Un esempio di evoluzione tecnologica che tocca da vicino la professione di geometra si ritrova sicuramente nel BIM, acronimo di Building Information Modeling, un sistema digitale della costruzione caratterizzato da un modello avanzato in 3D, integrato a sua volta con dati fisici e funzionali dell’edificio che si prende in considerazione. Oggi la tecnologia BIM ha un grado di utilizzo molto ampio, anche per la sua capacità di offrire soluzioni sostenibili ai clienti in fatto di edilizia.
Trattandosi di un software avanzato, è progettato per condividere i dati in maniera rapida e velocizzare il processo di progettazione. La BIM consente di mettere in piedi un edificio e mostrare un modello virtuale ai clienti prima che venga realizzato. In un contesto di questo tipo, è normale che nei corsi di formazione per geometri venga illustrato anche il funzionamento di tale tecnologia, che è solo un esempio di progresso tecnologico la cui comprensione approfondita risulta essenziale per i professionisti.
La formazione continua geometri è obbligatoria?
Dopo aver elencato tutti i vantaggi legati all’attività di costante aggiornamento da diversi punti di vista, possiamo passare adesso al lato normativo della vicenda. Ebbene sì, la risposta è che la formazione continua per geometri è obbligatoria. Lo è dal 15 agosto 2024, data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia del Regolamento approvato dal Consiglio Nazionale dei Geometri (CNG) il 22 luglio 2014.
Secondo quanto previsto dal regolamento e dalla disciplina sulla formazione professionale dei geometri, questi ultimi devono conseguire un numero di 60 crediti formativi professionali (CFP) nell’arco di ogni triennio. Di questi, almeno 6 crediti devono essere acquisiti in ambito di ordinamento e deontologia professionale. Se ciò non accade, ci sono alcune sanzioni previste: chi acquisisce più del 20% dei CFP previsti ma non completa il percorso può incorrere nella censura (nota formale del Presidente del Consiglio Disciplina); chi non arriva neppure al 20% viene sospeso per sei mesi. Inoltre, solo 24 dei 60 CFP totali possono essere conseguiti tramite seminari e convegni.
Come fare ad ottenere i crediti per geometri
Esistono attività anche molto diverse fra loro che consentono di ottenere dei crediti formativi professionali, ma ognuna di queste attribuisce uno specifico punteggio regolamentato in anticipo. Fra modalità previste per acquisire I CFP, abbiamo già citato i seminari e convegni, ma non si tratta dell’unica possibilità.
Possiamo citare, infatti, i corsi di formazione e aggiornamento; l’attività di docenza; la partecipazione alle commissioni per gli esami di Stato per l’esercizio della professione; la stesura di relazioni o lo svolgimento di lezioni negli eventi formativi; le pubblicazioni di articoli scientifici su riviste che abbiano almeno diffusione provinciale.
Per sopperire a una problematica che può facilmente insorgere, ovvero l’impossibilità di seguire i corsi fisicamente, molti dei corsi o dei seminari in questione sono oggi disponibili online tramite le piattaforme di e-learning. Inoltre, per farsi meglio indirizzare sulle modalità migliori in base alla propria situazione professionale e soggettiva, è opportuno rivolgersi agli ordini professionali che svolgono anche un’attività di indirizzo e supporto.
Chi può rilasciare i crediti e come funziona l’accreditamento
Per capire se una delle modalità che ti ho descritto finora è in grado di rilasciare i crediti, ancora una volta l’azione migliore è quella di rivolgersi all’ordine professionale. In ogni caso, può esserti utile sapere che, se l’attività scelta è quella di partecipazione a un evento formativo per esempio in qualità di docente, tali eventi dovranno necessariamente trattare le discipline tecnico-scientifiche direttamente correlate alla professione di geometria, concentrandosi anche sulla deontologia. Per quanto riguarda i corsi di formazione, questi devono essere riconosciuti e autorizzati dal Consiglio Nazionale (previo parere vincolante del Ministero vigilante): possono essere erogati da associazioni di iscritti agli albi o da collegi territoriali.
Se invece sei un geometra, hai conseguito i 60 CFP e ti serve solo sapere come fare l’accreditamento, il sistema è semplice. Innanzitutto, serve collegarsi sul sito del Collegio alla Sezione Formazione Continua, nella sezione accreditamento corsi esterni. Successivamente, bisognerà compilare un form all’interno del quale verranno indicati i settori inerenti alla materia trattata e le finalità del corso (o dell’attività di altro tipo) sostenuta.