Videogiochi: passione sana o dipendenza?

I videogiochi appartengono a un settore in costante sviluppo. Il pubblico di videogiocatori è sempre più esteso, e include utenti di tutte le età, dai più piccoli agli adulti.

Nemmeno la pandemia è riuscita a fermare la crescita di questo settore: i dati dimostrano che almeno due persone su tre hanno scaricato un gioco oppure ci hanno giocato online. Ma quali sono le ragioni di questo successo?

Ci sono moltissimi fattori che hanno contribuito a far evolvere rapidamente l’universo dei videogiochi, il primo dei quali è la semplicità di accesso.

Al giorno d’oggi ci sono innumerevoli modalità per potersi dedicare a questa attività: è sufficiente uno smartphone, che è un dispositivo ormai insostituibile nella vita quotidiana, oppure una console da gaming o un pc per gli appassionati, così videog preferito sfruttando le tecnologie grafiche di ultima generazione.

Una vera e propria dipendenza?

Per molte persone i videogiochi rappresentano una fonte di divertimento e svago, tuttavia molto spesso si sente il termine “dipendenza” affiancato ai videogiochi.

Nella maggior parte delle volte, questa correlazione è utilizzata solamente per demonizzare un mondo di cui si conosce ben poco.

La dipendenza da videogiochi, chiamata in inglese “gaming disorder”, è un fenomeno che si verifica negli utenti che utilizzano questi strumenti in modo eccessivo o compulsivo, danneggiando così la vita della persona; in questo modo si può manifestare una tendenza all’isolamento, rapidi cambi di umore, insieme alla tendenza a trascurare aspetti importanti della propria vita.

Tuttavia questa dipendenza si verifica in pochissimi casi: i pazienti con dipendenza da videogiochi sono una percentuale irrisoria di fronte al pubblico totale di videogiocatori.

Al contrario, spesso i videogiochi hanno delle conseguenze positive, e generano stimoli che spingono gli utenti ad ingegnarsi per superare le sfide proposte.

Non solo, moltissimi utilizzano questa passione per comunicare e divertirsi con i propri amici, aumentando in questo modo la capacità di interazione e collaborazione. Sono molti infatti i giochi che richiedono una reale collaborazione per raggiungere i risultati desiderati.

E’ opportuno limitare il tempo di utilizzo dei videogiochi dei bambini? Assolutamente sì, su questo aspetto ci sono pochi dubbi, anche se le narrazioni proprie dei videogiochi possono fornire diversi spunti educativi. Trasmettere ai piccoli i valori più importanti è fondamentale, ed è il primo passo per condurli a una vita sana. In questo modo i bambini daranno ai videogiochi lo spazio adeguato, e saranno spinti a farlo anche durante la crescita.

Tuttavia, la maggior parte del pubblico appassionato di gaming è adulto, e, nonostante i videogiochi costituiscano una passione importante, sono perfettamente in grado di gestirli e utilizzarli come un hobby qualsiasi.

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