Le criptovalute sono delle monete digitali particolari che sono state ideate e create utilizzando un sistema di codici. Queste particolari valute hanno un funzionamento autonomo, slegato dai sistemi governativi e bancari tradizionali. Nonostante questo, però, a livello finanziario vengono considerate delle valute tradizionali sulle quali è possibile fare investimenti procedendo con bitcoin era accesso.
Ma vediamo insieme quali sono le principali caratteristiche delle criptovalute.
La crittografia
Le monete virtuali fanno ricorso alla crittografia avanzata in diversi modi. Ma che cos’è la crittografia?
Questa è nata nel corso della Seconda Guerra Mondiale con lo scopo di trovare un metodo di comunicazione alternativo per poter convertire alcune informazioni importanti in codici criptati. Da quel momento in poi, c’è stata una continua evoluzione nel sistema della crittografia che si è evoluta e, attualmente, poggia le sue basi sull’informatica e sulla teoria matematica nella crittografia moderna. Oltre a questo, la crittografia attinge anche ad altre scienze come l’ingegneria elettrica, la fisica e la scienza della comunicazione.
In particolare, la crittografia si applica alle valute virtuali attraverso due elementi: l’hashing e le firme digitali.
Il primo è un sistema che permette di verificare l’integrità dei dati, è in gradi di mantenere la struttura della blockchain e consente anche di criptare gli indirizzi dei conti e le transazioni che vengono effettuate dagli utenti. Oltre a questo, genera anche dei particolari puzzle crittografici che permettono l’estrazione di un blocco.
Per quanto riguarda, invece, le firme digitali queste consentono ad un particolare utente di poter dimostrare il possesso di parte dell’informazione criptata senza, però, rendere nota l’informazione stessa. Questa tecnologia trova spazio nel mondo delle criptovalute in quanto viene usata per firmare le transazioni monetarie. Tutto questo permette di dimostrare alla rete che la transazione è stata acconsentita dal titolare del conto.
La tecnologia blockchain
Possiamo semplificare la definizione di blockchain dicendo che questa non è altro che una sorta di libro mastro, un registro pubblico decentralizzato che racchiude in sé tutte le transazioni che sono state effettuate utilizzando le criptovalute. Dunque, tutte le transazioni effettuate vengono registrate ed aggiunte alla blockchain.
Tutti questi movimenti sono conservati in ordine cronologico come documentazione aperta, permanente e verificabile.
Vi è una particolare rete peer-to-peer di partecipanti che gestisce questo sistema della blockchain seguendo un protocollo ben preciso per poter convalidare nuovi blocchi. Ogni computer connesso alla rete e, dunque, ogni singolo “nodo” della blockchain scarica in maniera automatica una copia di essa permettendo a tutti di tenere traccia dei movimenti e delle transazioni evitando una registrazione a livello centrale.
Il block mining
Infine, l’ultimo elemento che caratterizza una moneta virtuale è il block mining (estrazione di blocchi). Si tratta di un particolare processo che consiste nell’inserire all’interno di una nuova blockchain tutte le transazioni recenti sotto forma di blocchi.
Attraverso questo processo, per quanto riguarda i Bitcoin, vengono prodotte nuove monete che si aggiungono alle monete già presenti in circolazione.
Per poter fare ciò c’è bisogno di un particolare software che viene utilizzato per risolvere puzzle matematici in grado di convalidare le transazioni legittime che formano i blocchi.